“Uccelli di terre straniere venivano a nidificare certi anni sul nostro banyan. Erano già ripartiti quando avevo imparato appena a riconoscere la danza delle loro ali, e tuttavia avevano recato una strana e deliziosa melodia dalle loro arcane foreste.
Analogamente, nel corso della vita, un messaggero umano giunge talvolta da una terra forestiera, incrocia il nostro cammino e amplia i confini del nostro cuore.
Giunge senza essere chiamato e quando, alla fine, lo invochiamo, non c'è più.
Partendo, però, lascia sulla trama smorta del vivere un orlo di fiori ricamati, e le notti e i giorni ne sono impreziositi per sempre".
R.Tagore, A quel tempo, Einaudi, Torino 1997.
Un grazie a chi ha fatto dell’incontro, del sorriso, della formidabile preparazione culturale e politica, dell’attenzione alla fragilità, del silenzio come sintassi della complessità e della dignità intellettuali un meraviglioso orlo di fiori ricamati; che non è orlo, è centro del disegno del senso che con Maurizio continueremo a cercare di disegnare.
Franco Bulega
Analogamente, nel corso della vita, un messaggero umano giunge talvolta da una terra forestiera, incrocia il nostro cammino e amplia i confini del nostro cuore.
Giunge senza essere chiamato e quando, alla fine, lo invochiamo, non c'è più.
Partendo, però, lascia sulla trama smorta del vivere un orlo di fiori ricamati, e le notti e i giorni ne sono impreziositi per sempre".
R.Tagore, A quel tempo, Einaudi, Torino 1997.
Un grazie a chi ha fatto dell’incontro, del sorriso, della formidabile preparazione culturale e politica, dell’attenzione alla fragilità, del silenzio come sintassi della complessità e della dignità intellettuali un meraviglioso orlo di fiori ricamati; che non è orlo, è centro del disegno del senso che con Maurizio continueremo a cercare di disegnare.
Franco Bulega